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19/07/10
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La Guerra del Settecento e Hades


Alone non è Hadessama

"Il problema è che si è andato a perdere il significato stesso del personaggio di Hades in Saint Seiya" afferma lo stesso dio degli inferi con aria affranta. "Non capite? L'essere più puro del mondo e il mio spirito non entrano in comunione per contrasto, ma  per profonda affinità".
Questa è la shockante dichiarazione di Hades davanti a Saint Seiya - Lost Canvas, il resoconto della Guerra Santa del Settecento tra le sue fila e quelle di Athena.
Quando al dio dei morti è stato chiesto di dire qualcosa riguardo al proprio comportamento durante quel conflitto, egli ha smentito con forza ogni esposabilità.
"Non ho mai posseduto Alone. Aron. O come si faceva chiamare".
Com'è possibile, ci domandiamo noi.
D'altro canto, Hades non è il solo a protestare: durante le vicende del secolo decimottavo, nemmeno Hypnos e Thanathos erano del parere quando, osservando i comportamenti di Alone, c'era da chiamarlo Divino Hades.
Così, abbiamo indagato.

L'essere più puro del mondo

"C'è stato un fraintendimento".
Sono parole dure, ma non le peggiori: "E' un modo per dire che sono stato fottuto. ...questo magari non scrivetelo però".
Hades si lascia andare.
"E' tradizione che io mi incarni nell'essere più puro del mondo  perchè mi trovo fortemente in comunione con un'anima di questo tipo, che sia in grado di comprendere l'atto di profonda pietà che è mio intento perpetrare".
Nel Novecento, infatti, lo troviamo scegliere Shun di Andromeda, sulla cui purezza nessuno avrebbe il fegato di sollevare dubbio alcuno.
Andromeda, per sua stessa natura, è il Saint il cui spirito di scarificio è tale da superare l'istinto di conservazione - cosa che peraltro ha dimostrato più di una volta. Hades lo ricorda ancora con affetto.
"Sì!"
Alone si mostra infinitamente dolce, un ragazzo amabile. Il suo unico interesse, tuttavia, sembra essere quello di giungere a creare un'opera d'arte suprema e questa tensione condiziona tutta la sua esistenza: insieme alla dolcezza dimostra di elevarsi anche al peccato più alto: la superbia. Sicuramente il potere gli darà alla testa.
"Mi sono sbagliato, va bene? Pandora ha dato la stellina al ragazzino sbagliato. Siamo stati ingannati".

Il Sadico degli Inferi

Partiamo da una premessa: il sadico degli inferi è Minos.
Non Hades.
Minos.
Hades è profondamente convinto della bontà dei suoi intenti. Per il signore degli inferi la morte è davvero la via verso la salvezza dal dolore, dall'angoscia, dal continuo lottare, dall'agonia.
La sofferenza degli innocenti non è che un sacrificio da pagare, doloroso, ma necessario, e non c'è ragione per cui allungare la tortura - a meno che non si tratti, ovviamente, di anime dannate che devono espiare i loro peccati - ed è suo intento far sì che la distruzione totale sopraggiunga il più rapidamente possibile. Nella fattispecie nel tempo che gli serve per far allineare nove pianeti.
"Ecco, questo evidenziatelo: se io voglio salvarvi, lo farò nel miglior modo e nel minor tempo possibile. In caso contrario sarebbe stupido. E io. Non sono. Stupido".
In contrapposizione a ciò, più di una volta vediamo Alone dilatare le pupille, gettare indietro la testa e scoppiare in una risata sadica che nemmeno Saga il Boss nei momenti d'oro: ad ammazzare la gente e causare sofferenza, Alone ci gode come un matto.

I Tre Giganti e gli altri Specter

Hades risorge e tenta la Guerra Santa più o meno ogni 250 anni e lo fa accompagnato dai suoi 108 Specter.
Questo significa che dalla notte dei tempi il dio degli inferi ha selezionato quelle anime e non altre: esse sono destinate a proteggerlo e a combattere al suo fianco, senza mai che avvenisse cambiamento all'interno delle sue fila.
Ciò ci porta a considerare che Hades sia estremamente legato ai suoi guerrieri.
"E infatti è così, per Madre Gea!"
Altrimenti è ovvio pensare che di tanto in tanto avrebbe riassemblato l'esercito.
A quanto pare Alone la pensa diversamente.
"Infatti. Quel sadico cosino ghignante tratta la crème del mio esercito come pezze da piedi o, nel migliore dei casi, come carne da macello!"
Quando il Generale Aiacos di Garuda viene pestato da Sisiphus del Sagittario, Alone non trova niente di meglio da fare che licenziarlo.
Lo stesso destino capita ad uno sbalordito Rhadamantis - prima che faccia il diavolo a quattro per farsi riammettere nell'esercito - a seguito della sua sconfitta con Cardia di Scorpio.
E sì che si trattava, in entrambi i casi, di combattimenti memorabili, in cui sia gli Specter che I Saint si erano coperti d'onore.
In una situazione analoga di certo Hades non sarebbe stato soddisfatto, ma, allo stesso modo, sarebbe stato ben lungi dal privare del loro ruolo i suoi tre Kyoto.
A proposito di Minos non sappiamo nulla, ma potrebbe tranquillamente avere subito lo stesso iter degli altri due colleghi, dal momento che le ha prese di santa ragione da Albafica dei Pesci. Il  punto non cambia.
"Direi che possiamo muoverci verso le conclusioni, mh?"

Avevano Ragione Loro

"Sovrapponendo le testimonianze e i dati finora raccolti si evince che non sono affatto stato io a possedere Alone. Ma che sia stato quel moccioso a possedere me".
Effettivamente tutto ciò è possibile.
Il Settecento è un secolo di grande fermento sociale e politco. Al di là delle distruttive idee del (presunto) Hades, il Settecento ha visto rivoluzioni, idee scientifiche e artistiche, enciclopedie nonchè un numero esasperante di Diderot, Voltaire e Marie Antoinette.
Tra i vari interessi riscoperti c'era senz'altro l'occulto
Ipotizziamo che per un ragazzino posato, tranquillo e amante dell'arte e della sua simbologia come il piccolo Alone sia stato facile imbattersi nello studio di simboli antichi e formulari. Magari abbastanza da padroneggiare arti negromantiche traendone fiero diletto.
Così, con ogni probabilità, ecco cadere nella diabolica rete del fanciullo abituato a usare Tenma come schiavetto, il povero Hades, ingannato dalle apparenze.
Il laccio di Alone si chiude crudelmente attorno allo spirito che penetra in lui, fregando clamorosamente chi cercava di fregarlo...
"EHI!"
...e nascondendosi dietro le spoglie del dio degli inferi, quando invece lo teneva imprigionato, ecco che cerca di conquistare il pianeta.
Alla fine avevano ragione Hypnos e Thanathos.
Ricordatelo, per il futuro: hanno sempre ragione loro.



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