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LA REGINA DEI SERPENTI
-online dal o3/06/o9-




Aggiornamenti:
19/07/10
Cambio di grafica per GOLD INSANITYInoltre, ben due nuovi video ed è aperta per voi anche la sezione FANART.
Senza contare che è online la quinta puntata di RADIO SANCTUARY
, la radio online dei Gold Saint. Cogliamo l'occasione di dirvi che è partito il progetto LA REGINA DEI SERPENTI: non lasciateci soli! Notizie più approfondite QUI
Ore wa! Athena no Sainto da!







Volete forse lasciare il Santuario senza salutarne i Custodi? Scriveteci!




La Cura e la Salvezza di Athena

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Giovani Cavalieri che qui siete giunti: Aioros di Sagitter vi aveva affidato la cura e la salvezza di Athena.
A quanto pare, giudicando quello che si legge in giro, l’affidamento e la cura potevano anche essere dati ai Titani con lo stesso risultato: le fanfiction in cui Athena viene insultata, usata come sputacchiera o, nel migliore dei casi, additata come "donna di facili costumi" ( ho modificato, in origine sull'articolo il termine era più pesante ), di questi tempi tendono a moltiplicarsi, sul web.
Si, giovani Cavalieri di Bronzo: additata come "donna di facili costumi".
E stiamo parlando di Athena Parthenos, la Vergine Guerriera.
Tremiamo al pensiero di cosa avremmo potuto leggere se fossimo stati al servizio della dea Afrodite.
Sicuramente anche voi vi siete imbattuti nel bashing forsennato di cui vi stiamo parlando: Milo di Scorpio ha affilato le unghie più volte ed è perfettamente in grado di riprodurre le linee base del fenomeno: mettetevi comodi.
Una fanciulla – una Marisù a caso – sgambetta fino al Santuario, sbandierando le sue credenziali: di solito è la sorella di un Gold Saint / fidanzata con un altro / la reincarnazione di una divinità / una ragazzina con un passato tragico che di solito nella vita fa l’impiegata alla Coin e non si capisce cosa hades ci faccia nel mondo di Saint Seiya. Spesso è tutte e quattro le cose insieme.
Comportandosi da maleducata, ma credendo che il suo sia solo un “bel caratterino spigliato” in uno schioccare di dita si fa amica intima di tutti i Cavalieri d’Oro.
Il passo successivo è litigare con Saori, urlando e inveendo a male parole, chiamandola, nel migliore dei casi “spocchiosa viziata”. E invece di spiaccicarla contro al muro per avere osato tanto, i Gold Saint sostengono le sue idee contro quelle di Athena e la difendono oltraggiando la dea. Aizzandosi contro di lei tutti in gruppo.
Il tutto si conclude con la dea che prende possesso del corpo di Saori e dà ragione alla Merisù.
Altamente improbabile.
Vediamo perché.


La dea non scende. La dea è già lì.

Tanto per cominciare, non c’è distinzione tra Saori e Athena. Piccoli Bronze Saint, vedete, i due personaggi coincidono.
Non è per annoiarvi, ma è uno dei nodi focali di Saint Seiya: le altre divinità, che si pongono quasi aliene alla terra e agli umani, scelgono di volta in volta un corpo ospite quando ritengono necessario scendere tra i mortali.
Lo fa Poseidon, prediligendo fin dall’antichità un membro della famiglia Solo e prendendo il sedicenne Julian in quest’epoca. Lo fa Hades, volendo per sé Shun di Andromeda. In questi casi, nel momento del risveglio, la divinità possiede il corpo scelto annullandone volontà e spirito.
Athena, al contrario – ed è questa sua pietas che la differenzia dal resto del pantheon - si incarna ogni duecento anni, più o meno, ai piedi della propria statua nel bel mezzo del proprio Santuario.
Non ruba il corpo a nessuno. La bambina che Aioros salva che che Mitsumasa Kido adotta e porta in Giappone chiamandola Saori è Athena, non il suo involucro. Ad un certo punto la sua coscienza si risveglia, niente di più.
Mettevi il cuore in pace, bronzetti.
Buonanotte quindi alle seccanti versioni in cui nel bel mezzo di una cerimoniosa riunione Saori smette la sua aria di odiosa bambina viziata e infantile per “parlare con voce dolcissima: la dea era scesa in lei”.
La dea non scende da nessuna parte, la dea è già lì. Che vi stia simpatica o no è un altro discorso e a noi Gold Saint non potrebbe impippare di meno.


In quanto a Simpatia

E’ vero, Saori di primo acchito non è simpatica. Vi vediamo storcere la bocca, là in fondo, bronzetti in ultima fila.
Del resto a chi è simpatica una multimilionaria altezzosetta vestita come una bomboniera? Vedo poche mani alzate. …ho detto poche mani alzate, Aphrodite, non nessuna, calmati.
C’è da dire, però, che la sua personalità nel corso delle serie cambia e cambia tanto. Non è vero, piccoli Bronze Saint? Ve la ricordate quando guardava impassibile nei guantini di pizzo i suoi cavalieri darsele di santa ragione in un’arena? E pensatela adesso che sceglie volutamente il sacrificio sulla daga d’oro, per salvarli tutti e l’intera umanità.
E ha solo tredici anni, piccoli Bronze Saint. Quanti di voi che borbottano a tredici anni non se la sarebbero data a gambe nascosti sotto l’altare del Tredicesimo Tempio, ahn?
Qualcuno potrebbe obiettare che da ragazzina era una stirapalle di prima categoria, che cavalcava Seiya e Jabu come una cavallerizza di professione ( dimostrando tuttavia una certa lungimiranza, concedeteglielo, non andava certo a cavalcare la Fenice ).
E’ vero. Ha fatto una cavolata. Magari anche più di una.
Tuttavia, piccoli Bronze… aveva cinque anni! Cinque anni, via, chi non ha fatto cavolate a cinque anni? Anche Aphrodite dei Pesci non era una sagoma a cinque anni, ma non è che glielo si può rinfacciare in continuazione, no?
E comunque: anche attraverso gli errori che si impara ad essere giusti. Con tutti gli errori che ha fatto, anche una Silver Saint diventerebbe la dèa che presiede alla Giustizia.
Siate felici e ringraziate la provvidenza divina, su.


Non siamo i Cavalieri di Merisù

Infine, guardate alle vostre spalle. Oltre l’uliveto e oltre il tempio, vedete? Lassù, proprio di fronte alle stanze del Sacerdote: quella è la statua di Athena.
Sì. Si dà il caso che Athena sia una divinità, miei piccoli Saint di Bronzo.
Una divinità, ovvero un’entità che la gente adora.
E adora non nel senso di “OOOOH, CHE CARINAH!”, ma nel senso di chinare il capo e ringraziare per l’esistenza di quell’essenza.
Capite bene che è impensabile per un Gold Saint rivolgersi a lei con qualcosa di meno riverente di “mia Signora”. Posso capire voi, ci siete cresciuti e vi siete assestati anche nella quotidianità, ma per quanto riguarda noi al Santuario le cose vanno un po’ diversamente.
L’ordinamento dei Cavalieri d’Oro è quello di una casta militare, con a capo una divinità fanciulla.
In genere mettere in dubbio gli ordini e le richieste di una divinità a capo di un esercito è una scelta molto discutibile. Avanzare critiche, poi, è stupido quanto controproducente: in tempi di guerra potrebbe voler dire mettere a repentaglio la vita di tutti.
Quando poi a farlo sono i generali dell’esercito stesso, ecco che diventa ammutinamento. Soprattutto se si aizzano in gruppo contro la dèa, come vi assicuro che si vede spesso nelle storie che si leggono in giro.
Vorrei ricordare, adorabili piccoli Bronze, che al Santuario vige la pena di morte per coloro che tentano la fuga dall’addestramento. Figuriamoci per un gesto simile.
Né i Gold Saint si azzarderebbero mai a disprezzare in alcun modo la loro dèa, dal momento che esistono per proteggerla, in sua difesa e per il suo piacere.
Ci immaginate borbottare alle spalle della dea per prendere le parti di questa o quella Merisù capitata al Tempio chissà come? Nemmeno noi.


Concludendo

Quindi, giovani cavalieri che qui siete giunti, ricordate sempre: non ci interessa se tra voi ci siano la reincarnazione di Artemide o Proserpina, la figlia di Ares o la nonna di Shura, davvero.
Sono tutte ottime occupazioni, certo.
Ma noi rimaniamo l’esercito scelto di Athena.


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